martedì 11 settembre 2012

TRE COSE INSOPPORTABILI

Il fatto della perdita di due litri di sangue non è che mi abbia fatto sgambettare di salute...anzi ha provocato in me una tale debolezza che alla fine la famigerata montata lattea non è arrivata...
...E' che io e Olivia aspettavamo questo evento febbrilmente. Lei è quasi morta di fame (per inciso, se non ti viene il latte, per indurti a insistere con l'allattamento al  seno, fanno stare i neonati a digiuno finchè non entri dentro il nido con le calze antiitrombo calate sul viso e con una siringa sporca di sangue e li minacci di morte...e allora, scocciatissimi, ti forniscono un biberon striminzito...). Io, d'altro canto, la aspettavo perchè, nel mio immaginario malato, credevo uscisse dal mio seno tipo la panna montata (che io e il Fidan ci potevamo fare i soldi e aprire una gelateria...) e, siccome l'indole mia è quella che "più hai, più vuoi", visto che ero arrivata fino a quel punto, adesso avrei desiderato veramente entrare a far parte di quelle donne che al nido si mettono là sedute con il tiralatte (a me ricordano tanto Madonna con i puntali al seno in quel video di tanti anni fa...) e donano il magico siero, che producono a  litri, a tutto il circondario neonatale...tanto che potrebbero tranquillamente mandare avanti un mini club a Marsa Alam...

Insomma che vorrei fare una digressione - se consentite -
Avete presente gli untori dei promessi sposi che dipingevano di giallo le case degli appestati? Ecco.Con sta storia del latte mi hanno fatto sentire come un'appestata.
Tutti  a insistere di continuare ad attaccarla a oltranza che il latte mi sarebbe venuto.... Il risultato è stato che Olivia ha scambiato la tetta per un ciuccio e per toglierle sto vizio sto penando ancora adesso. E tutti a chiedere: "le dai il tuo latte?" Io: "no!" E tutti a guardarmi come una povera disgraziata afflitta da un dramma segnato dalla malasorte: "e vabbè...certo...che peccato...beh...crescono lo stesso...però...accidenti...". Ma caxxo se crescono lo stesso! E' ovvio. Guardate me! Son figlia del latte artificiale....(vabbè...forse non è un esempio proprio calzante per dimostrare la perfetta riuscita di un esperimento)...e comunque le varie mellin&co sarebbero fallite credo a quest'ora se i bimbi non crescessero, no?????

Altro esempio di lettera scarlatta, stella di David, insomma stigma di "diversa" che mi son portata appresso è stato per tutta la gravidanza la crocetta da apporre alla voce "data ultima mestruazione" sui moduli dell'ospedale. Che te la chiedono ovunque pure quando vai al cesso...
" E come mai??? Chi le messo questa data presunta del parto???? E' totalmente sbagliata!!!!"
Io: "(Tu me l'hai messa, idiota...) No...c'è una spiegazione....è che si tratta di una gravidanza icsi...quindi c'è la ridatazione..."

Poi c'è tutta la questione del nome Olivia...tanto che io e il Fidan abbiamo concordato una risposta breve e concisa alla domanda: "ma perchè l'avete chiamata olivia?"
risposta : "perchè ci piacciono le olive".

Comunque all'ospedale c'erano un Kevin e una Gennifer (scritto così) e nessuno chiedeva niente.

mercoledì 5 settembre 2012

COSI' SEI NATA TU

Allora.

Forse a scrivere questo post ci metterò delle settimane. Un po' perchè c'è un gattino che reclama ogni volta che mi metto a fare qualcosa, un po' perchè son talmente tante le robe da dire che ho paura di non finirla più...

Incomincio con l'essere seria per poi sfociare nella caciara....come sempre....perchè, è vero, sono mamma, ma son sempre io, la Iris, eh!

Olivia è sicuramente un dono di Dio. Per me e il Fidan è ovviamente la più bella bimba dl mondo, nonchè la più brava e la più intelligente (ha preso dal Fidan...). Dicono tutti che è spiaccicata a lui ma, in verità vi dico..., che non è vero niente, che io ci vedo tante cose di me, e voi, datemi ragione sulla parola, uffa.

Se ci tenevate a saperlo: sì l vita te la cambiano per davvero. E' bellissimo  ma anche tanto dura. In questi giorni dalla nascita di Olivia ad ora, sono stata un po' in campagna per sfuggire all'afa e lì c'è stata la processione di tutto il paese tra cui le ragazze neo-mamme a cui ho magari proprio io ho rimboccato le coperte quando erano piccole, a cui ho insegnato a giocare alla settimana, ad andare in bici prima, in motorino poi, a tirare i sassi di piatto nel lago (quest'ultima è una fandonia delle mie ma faceva tanta figura...)...per intenderci, quelle di cui parlavo alcuni post fa, quelle che TA-TAN! partoriscono all'età giusta, quando decidono di farlo, e va tutto bene, tutto alla perfezione... Beh insomma, ste tipe qui, con gli occhi spiritati, rivolti al cielo come una santa che vede la luce, hanno pronunciato davanti a me frasi del genere:

"Sono nata per essere mamma. Mi sembra di non aver fatto altro nella vita".

Io, come dire, mi son sentita una merda.
Dov'ero io mentre queste facevano le madri coraggio? Ero forse seduta sul muretto della proloco a contarmela con la Raffa e a passarmi lo smalto sui piedi?, ero forse in discoteca col capello selvaggio tutta scosciata a ballare Rithm is a dancer o Please don't go?, ero forse in un'isola greca Greca con il fidanzato????.....SI.....la risposta è SI....

Io mi son ritrovata questo fagottino in braccio e immediatamente  mi ha invasa un senso di inadeguatezza ed una mancanza di controllo totale. Son passati 20 giorni e mi sembra di essere impegnata nell'arrampicata del K2 e di essere appena all'inizio (ancora lo Yeti non si vede...).
Si, man mano che passano i giorni devo ammettere che le cose vanno migliorando. Mi sembra di conoscerla di più, di capire le sue esigenze meglio rispetto ai primi giorni, ma certo i dubbi e le paure di sbagliare sono innumerevoli. La mia vita personale, poi, è momentaneamente azzerata come se la Iris fosse partita per l'America a fare l'erasmus e qui nel mio letto, sul mio cesso, sullo sgabello dove mi siedo sempre, sul mio divano preferito non c'è nessuno e nessuno mi cerca (nemeno io) perchè si sa che sono assente, che sono via...Non so se mi sono spiegata ma fa lo stesso. Su...dai...fatemi contenta e ditemi che mi capite anche se non è vero niente.
Di contro c'è invece tutta una parte di queto nuovo ruolo di mamma che è fantastica. Quando la guardi e sai benissimo che è il tuo miracolo, sai che la devi far crescere, che la devi amare tanto e mentre lo pensi sei invasa da una gioia che supera tutti gli ostacoli e ti sembra di volare. Ecco.
Bene.

Ma vorrei ordunque addentrarmi al momento del parto: una vera chicca, un'icona trash, tanto che Quentin Tarantino ci girerà presto un film dal titolo: "l'utero colloso". O forse a volere i diritti sarà Tinto Brass...

Eravamo rimaste che andavo domandando a tutti i fior fiore di medici che mi hanno seguita per nove mesi (Bobovieri, Collegiali, internisti e vari specialisti di altro genere e tipo) se potevo fare il cesareo o era rischioso...e loro mi rispondevano in coro:

"sì puoi farlo. Non c'è nessuna ragione perchè tu non possa!".

Tenete a mente a queste parole perchè ora ci proietteremo direttamente in sala operatoria dove ci sono io distesa sul lettino con un lenzuolo davanti, le gambe e il bacino paralizzati dalla spinale, emozionatissima perchè, a detta di chi mi sta davanti, "tra dieci minuti è finito tutto!" e io sto per vedere Pallina!!!!!!
Ovviamente Bobovieri non c'era e al suo posto una dottoressa con degli orrendi occhiali mi faceva l'intervento. Inizia tutto. L'Occhialuta con l'assistente parlano dei cazzi loro mentre ravanano con zelo dietro a sto telo. Ad un certo punto smettono di raccontarsi delle ferie e incominciano a muoversi freneticamente alzando la voce. Capisco che c'è qualcosa che non va (beh pure il maialino pigmeo di GiorgClunei l'avrebbe capito...) e improvvisamente mi ritrovo sul set di ER medici in prima linea e, giuro, odo proferire la frase:

"la stiamo perdendo".

Ad un certo punto,  l'Occhialuta spunta fuori dal telo e mi urla:

"ma signora ma...questo non è il suo primo intervento!!!!???".

Io in pochi secondi mi chiedo: ma che domande mi fa questa? non gli ho consegnato plichi di cartelle con tutta la cronistoria dei miei cazzi dagli anni '70 a oggi (passando attraverso terrorismo, paese di bengodi e tangentopoli...) meglio che i documentari di rai tre????. Però -forse- non è il momento di far polemica - me ne rendo stranamente conto - e rispondo:

"beh no. Ho fatto una laparoscopia e poi l'anno scorso un parto...".

L'Occhialuta torna dietro il telo sbraitando. Sento proferire altra frase:

"Qui è tutto incollato!Perde ancora sangue!"

E mi ritrovo sul set di paint your life...dove quella gatta morta di Barbara Gulienetti incolla assorbenti usati e costruisce un lampadario da camera...In tutto questo io non ho il coraggio di reagire, non ho il coraggio di chiedere cosa sta succedendo. Penso solo a lei. Penso che se succede qualcosa di brutto proprio adesso, io non ce la posso fare...Non voglio chiedere, non voglio sapere. Ad un certo punto - dopo un tempo interminabile - si avvicina uno da dietro -che non so da dove è arrivato- e mi chiede: "La vuol vedere nascere?". Riesco solo a rispondere: "Sì" e lui toglie il telo come a teatro e io vedo un sederino e due gambe spuntare all'orizzonte e sento piangere mia figlia...Poi il telo si riabbassa.

Bon. Adesso posso pure morire. Ho pensato solo quello.

L'Occhialuta che nel frattempo usava un tono sempre più simile ad un camionista rumeno nei pressi di Borgo Panigale nell'ora di punta, esce di nuovo fuori dal telo e questa volta si posiziona a pochi centimetri dalla mia faccia per dirmi:

"Lei è un'egoista! Chi gliel'ha detto di fare il cesareo?Ha tutto l'utero pieno di aderenze! Sta perdendo tanto sangue! Ma lei lo sa di essere piena di fibromi????".

E risparisce dietro al telo.

Che son piena di fibromi c'è scritto pure sulla mia carta d'itentità. Lo sa pure l'igienista che mi fa la pulizia dei denti e la parrucchiera che mi fa i colpi di sole.
Io a quel punto non ho più seguito nulla di quello che capitava dietro al telo. Con la coda dell'occhio vedevo dietro di me l'infermiera che puliva Olivia, la pesava e la avvolgeva in un lenzuolo. Poi me l'ha messa vicino, sul petto e io l'ho odorata e adorata per la prima volta.
Il peggio è stata l'ultima uscita dell'Occhialuta che, giuro, con un tono sprezzante mi dice:
"Lei, signora, si può scordare di avere mai un altro figlio! Ha capito bene???? Rischia la vita lei e suo figlio!".

Lì trovo il coraggio di risponderle tra le lacrime:

"Ah non si preoccupi. Non ci sarà mai un altro figlio. Non posso averne...".

Lei bofonchia qualcosa e se ne torna dietro il telo a finire lo sporco lavoro che le è toccato.

Tutti io...

Insomma, in poche parole, dopo l'intervento mi portano in sala rianimazione e mi tengono sotto controllo. Sto via circa sei ore. Il fatto è che ho perso due litri di sangue. Mi hanno poi fatto una trasfusione.
Se non era complicato fino alla fine, non mi piaceva. Questo è sicuro.

Bè, considerando che per scrivere questo post ci hi messo due settimane e tra un po' Olivia prende la patente, direi che mi fermo qui. Ma, sappiatelo, tornerò ancora. Ne ho di cose....