sabato 23 febbraio 2013

MI VENDO

(un altro post in seconda...)

Versione light o versione pippone?
Versione pippone. Così imparate.

Dal momento in cui hai frequentato le superiori e hai smesso di essere tra le prime della classe cadendo nel baratro di un'adolescenza ribelle, tua madre ti ha ripetuto di continuo:

"devi imparare a venderti bene!"

Ora...escludendo il fatto che tua madre, con tale consiglio, desiderasse una figlia mignotta...resta il vero senso di quelle parole che volevano essere un incoraggiamento a fare una bella impressione, a dare un'immagine positiva di te che sai tutto anche se in realtà sei un'oca patentata e non sai proprio una benemerita cippa. Insomma come si dice: fare fuffa o vendere aria fritta.

Tu, certo, non ne sei mai stata capace e a scuola hai fatto molte scene mute alle interrogazioni, incapace com'eri di inventare qualcosa per cavartela.
E poi, come se non bastasse, per contrasto, sei invece un libro aperto su tutto quel genere di cose che di solito la gente tiene nascosto tipo avere le emorroidi, i peli sulle dita dei piedi, non capire nulla di nulla di molti argomenti, essere in generale una gran storditona.
Non si sa se per ingenuità o masochismo o tentativo di fare la simpatica ma tendi a proporti senza filtri gesticolando e talvolta assumendo un fastidiosissimo tono di voce isterico e urticante. Insomma la tua vita è uno sputtanamento continuo e se la gente ti fa gli sguardi di sufficienza è solo colpa tua. 

Puoi fare un esempio pratico citando un episodio accaduto di recente, proprio sabato scorso. Mentre eri nello studio/palestra di una che ti farà dimagrire (post a parte sicuramente) avevi lasciato le tue scarpe trendyssime vicino allo spogliatoio. Dentro lo spogliatoio c'era la precedente cliente che si stava rivestendo prima di andarsene. La donna che ti farà dimagrire che per esigenze di brevità chiamerai Donnadeimiracoli, pensando che le scarpe fossero della tipa dentro lo spogliatoio con cui ha molta confidenza, ha esclamato:
"ma che schifo ste scarpe! Sono orrende!" 
Accortasi della gaffe ha cercato di recuperare e tu, invece di difendere - come avrebbe fatto chiunque -  i tuoi gusti e le tue scarpe (che per te sono bellissime) le hai praticamente dato ragione, calcando la mano, rincarando la dose, praticamente offendendoti da sola...ma si può????

Non parliamo poi del Fidan al quale descrivi con dovizia di particolari il fatto che sei frustrata sul lavoro, che non sei in grado di cucinare, non guidi più la macchina, non sai fare un sacco di cose e non sei nemmeno più un po'carina...(il Fidan qui avrà qualcosa da aggiungere...Vabbè, guarda Fidan, lo aggiungo io così evitiamo i convenevoli: sei pure una gran rompicoglioni!)

Eccoci dunque arrivati al nocciolo della questione.
Il fatto è che di questo passo non apparirai mai a lui come una stella cometa, un faro, un'oasi nel deserto perchè sarai sempre l'inetta, la povera cretina, la reietta. Può anche essere che il Fidan ti voglia bene per il tuo lato goffo e divertente ma quanto potrai andare ancora avanti così?
Pertanto se non ti darai una regolata finirai col perderlo. Ti riprometti dunque di essere meno disfattista e di credere più in te stessa.

Ma è come la tua promessa di non mangiare più pane...

sabato 16 febbraio 2013

BRODO DI GIUGGIOLE


Sì è una vita che non scrivo. Ma io ho da fare. Mica come voi fannullone. Tsè.

Insomma che alla fine qui da noi siamo giunte alle prime pappe.

Come per tutti gli altri passi fatti finora, io ci sono arrivata senza aver letto manco un bignami delle pappe, senza essermi documentata minimamente, senza aver avuto nessuna esperienza precedente, insomma....come al solito...una vera ignorante in materia.

E come sempre ho fatto di testa mia.

La pediatra voleva iniziare a sei mesi compiuti ma io, devo dire, sobillata da  amici e parenti schifati da questo ritardo, ho iniziato prima. (Sì devo dire che è entrata in gioco nella decisione anche la mia ben nota fiducia nel personale medico...)

Ho incominciato con la frutta: un disastro.
Ho continuato col brodo: un incubo.

Quanto era meglio il latte????? LATTE FOREVER è il mio nuovo motto.

Oh...comunque è incredibile. Alla vista dell'insuccesso culinario, ho incominciato a far domande in giro. Quello descritto di seguito è il tenore delle risposte a qualunque domanda del tipo:

ma voi come facevate????

Sembra che le madri, dentro la loro testa cancellino i file riguardanti il primo anno di vita dei figli. Non c'è altra spiegazione.

Se tu domandi: scusa ma quanto brodo devo dare? La risposta è "Boh? E chi si ricorda?".

Allora tu prendi una ciotolina e mostri loro la quantità che hai appena cercato di infilare a forza nella bocca della creatura ma che ora si trova trasformato in crosta lavica su tutto il corpo della piccola su tutto il tuo corpo, su tutto il seggiolone, nonchè sul pavimento e sui mobili circostanti...
Alla vista di quella ciotolina (sguardo alla Mimmo di "Bianco rosso e verdone") ti rispondono: "Boh....massì va bene..." con la convinzione di un dipendente delle ferrovie che ti dice che il tuo treno è in perfetto orario.


Ai miei piagnistei sul fatto che la bambina sembra non gradire molto la pappa, i miei genitori, amici-genitori, parenti vari (nonni/zii)  hanno iniziato ad alternarsi in una serie di rassicurazioni da hippie in pieno Woodstock:

"ma vabbè in qualche modo si farà",
"che bella questa avventura",
"dalle solo tanto amore. E' di quello che ha bisogno".

e così via.

Secondo me devono aver visto tutti una puntata di Ballarò dedicata ai genitori di figli 40enni disoccupati o in alternativa si son fatti tutti una canna....non c'è altra spiegazione.

(O forse la bimba ha dei problemi con l'accettazione...O magari io ce li ho).