lunedì 2 aprile 2012

«Non lo disse perché sapeva che se dicevi una cosa bella poteva non accadere. »


sottotitolo: di come (a causa mia) tutto finisca sempre in merda.

Diciamo che il mio silenzio è dettato dalla scaramanzia che ormai mi caratterizza pienamente, anzi ha preso il sopravvento sulla mia personalità.

Qui non si tratta più di passare sulle strisce pedonali calpestando solo le righe bianche o riuscire ad attraversare totalmente la strada prima che il semaforo diventi giallo (come facevo già prima in modalità Jack Nicholson –qualcosa è cambiato -) ma la situazione è ben peggiorata...Ora, oltre a costringere il Fidan a percorrere solo determinate vie, proibendo perentoriamente il passaggio per altre, oltre a portare solo pantaloni e giacche con tasche per poter mettere le mani in tasca e fare le corna ogniqualvolta qualcuno che non mi sta molto simpatico (ma anche no...) mi fa gli auguri, oltre a negare quanto più possibile il mio attuale stato con il verduriere, con il giornalaio, con il farmacista, con la parrucchiera e con chiunque sia possibile dissimulare...(vi assicuro che provo pure un certo fastidio davanti alle Collegiali o a Bobovieri…no…ditemi voi se non sono da internare…) oltre a tutto ciò, dicevo, aborro persino le semplici domande, peraltro più che lecite e assolutamente amorevoli, sulla presunta data del parto o sull’eventuale nome da dare al pupo, tanto che lo scorso sabato qualcuno mi ha risposto a tono facendomi sentire una deficiente.

Trattasi del Baby Shower organizzato dalla collega Testona che, da perfetta party planner nonché padrona di casa quale è, non si è lasciata sfuggire l’occasione per seguire la moda del momento (che poi deriva da un episodio di Sex and the City) che impone alle donne gravide di organizzare con le amiche una sorta di festa in onore del bebè che sta per arrivare…una roba che per me, ovviamente, alla luce dei fatti appena esposti, è totalmente fuori discussione per non dire improponibile...

Comunque eravamo una decina di donne di cui tre gravide, una alla ricerca da sei anni, e le altre già madri da tempo…Il tavolo rotondo, the e pasticcini, un mazzetto di violette e ormoni impazziti che volteggiavano dentro la stanza soffocando l’aria, hanno fatto aumentare a dismisura il livello di scaramanzia che scorre nel mio sangue…tanto che per evitare discorsi “sconvenienti” mi sono prima estraniata come solo io so fare (al posto che valutare con sguardo attonito, al solito, la pendenza delle mensole – non presenti in quella cucina – , ho contato i fiorellini stampati sulla tovaglietta…43…peraltro facendo corna stramurti perché 43 è un numero dispari e scaramanticamente i numeri dispari io li odio…mi portano sfortuna…insomma no solution - ho bisogno di uno bravo, ma bravo davvero...) e poi mi sono identificata e intenerita nei confronti di chi sta soffrendo di una pena che io conosco bene e che farà sempre parte di me: la donna alla ricerca da sei anni. Mi sono domandata come si poteva sentire lì in mezzo dentro quei discorsi e buttata a respirare tutti quegli ormoni materni…così ci siamo avvicinate e abbiamo parlato, lei si è confidata e io ho cercato di portarle ad esempio la mia esperienza (tralasciando ovviamente la parte in cui mi dicevo che sarei rimasta incinta se  non avessi calpestato per 5 minuti le fughe fra le piastrelle...).

Beh, insomma che alla fine una, al momento dei saluti mi ha rivolto testuali parole:

“Allora ciao. In bocca al lupo a te e al bambino senza nome…”

Cioè…bambino senza nome…è terribile…è una roba tristissima. Mi vergogno da morire. Sappiatelo.

P.s.Un sabato all'ikea al confronto sarebbe stata una passeggiata di salute.


3 commenti:

  1. oh mio tesoro. t'arrabbi se ti dico che questo improbabile baby shower in salsa piemùnteeeisa m'ha strappato un sorriso - il che è peraltro un evento, giacchè non sorrido, con gli occhi e con il cuore, da mesi?
    cheddire Missina. Sono scomparsa ma ti giuro che non ho mai smesso di pensarti. Semplicemente, alle volte, le proprie ansie e le proprie, personali angosce finiscono egoisticamente per avere la meglio su tutto e tutti....ed è per questo che ti chiedo scusa. A te ed al bambino che un nome ce l'ha eccome - ed anzi, conoscendoti ed alla luce della certosina ricerca, dovrà averne almeno tre o quattro, modello Casa Reale....sappilo:-)

    Ma insomma tesoro. Questo per dire...per dire..em....per dire che io son qua. Che ti penso, incrocio, prego e sono anche disposata ad unirmi idealmente a tutti i rituali scaramantici e vodoo del caso. Ché il tuo, sì, che è un traguardo per cui vale la pena affilarsi le unghie. Mentre io...mentre io dovrei soltanto raccimolare un po' di coraggio, e chiudere una porta - quella d'ufficio, eh, non quella di casa Ricucci...hihihi - dietro le spalle senza tanti se e tanti ma...e senza un altro lavoro per le mani, sigh.

    Un bacio mia party-girl (!)
    Ti voglio benissimo - ma tu lo sai, vero?

    Miss Y con davanzale sempre più in ritirata

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    1. Mia adorata Miss Y,io lo so che tu mi pensi sempre e anche io lo faccio...(perchè non ci fidanziamo allora???!!!)
      Di che mi devi chiedere scusa??? Lo sai che io sono un orso tanto più in questo periodo (che dura da due anni!) e quindi semmai son io che devo scusarmi con te per non farmi mai sentire...
      Comunque ora che ci siamo scusate così melensamente...(come si addice a due giovani ragazze della nostra estrazione ed educazione...)possiamo pure passare ai turpiloqui...Ma mollalo! (il lavoro, non Ricucci!)Se ti fa stare così male e se, soprattutto, toglie il tempo prezioso alla tua pupina (e al Ricucci - che diciamolo, anche lui ha bisogno di attenzioni ogni tanto -)lascia stare. Io sono convinta che anche se c'è crisi tu, con il tuo curriculum e la tua esperienza, ne trovi altri cento di lavori magari meno prestigiosi di quello ma che ti fanno stare più serena. La vita non è sul lavoro, è fuori, con la propria famiglia. Non vale la pena di sprecarla così!

      ...e dopo queste perle di saggezza, ti abbraccio fortissimo (anche la pupina e, vabbè, anche ricuccino!)

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    2. oh tesoro! ed io ti ri-rispondo con l'altrettanto proverbiale ritardo che mi contraddistingue e sì, sì, sì...voglio davvero far tesoro delle tue parole. Tra il dire e il fare c'è di mezzo...em...dunque...l'amministratore di condominio, la retta dell'asilo e la tassa rifiuti (qual poesia, nevvero?!) ma l'intenzione giuro che c'è. e pure tutta. Perciò tu tieni botta, e io farò lo stesso. E VI penso.....

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